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stixoi.info: Il sonno ti avvolse (Seferis)
 
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Il sonno ti avvolse (Seferis) - 2367 Αναγνώσεις         
    

Στίχοι: Γιώργος Σεφέρης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη

Άλλες ερμηνείες:
Μαργαρίτα Ζορμπαλά
Ελευθερία Αρβανιτάκη
Μίκης Θεοδωράκης
Χορωδία Τερψιχόρης Παπαστεφάνου
Μαρία Δουράκη

Ο ύπνος σε τύλιξε
με πράσινα φύλλα ανάσαινες

Σαν ένα δέντρο
με πράσινα φύλλα ανάσαινες

Μέσα στο ήσυχο φως
μέσα στη διάφανη πηγή
κοίταξα τη μορφή σου

Κλεισμένα βλέφαρα
και τα ματόκλαδά σου
χαράζαν το νερό


Lyrics: Yioryos Seferis
Musica: Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Maria Faradouri

Altri spettacoli:
Maryarita Zorbala
Eleftheria Arvanitaki
Mikis Theodorakis
Horodia Terpsihoris Papastefanou
Maria Douraki

Il sonno ti avvolse
respiravi con verdi foglie

Come un albero
respiravi con verdi foglie

Dentro la luce tranquilla
dentro la fontana trasparente
guardai la tua forma

Chiuse le palpebre
e le tue ciglia
increspavano l'acqua

 Musica di M. Theodorakis su testi da Mythistorima di Seferis. Composta nel 1968 nelle Carceri Averof. Incisione a Parigi, 1971.
   Gian Piero Testa, Gian Piero Testa © 08-02-2010 @ 03:45
   Gian Piero Testa, Gian Piero Testa
02-09-2014 23:57
Qui la traduzione dell'intera lirica:


Il sonno ti avvolse

Quid πλατανὼν opacissimus ? (Plin. j. I 3)

Il sonno ti avvolse, come un albero, dal verde fogliame,
respiravi, come un albero, nella luce tranquilla,
nella sorgente diafana guardai la tua forma:
chiuse le palpebre e le ciglia increspavano l'acqua.
Nell'erba morbida le mie dita trovarono le tue dita
per un istante trattenni la tua pulsazione
e sentii che era altrove la pena del tuo cuore.

Sotto il platano, vicino all'acqua, in mezzo agli allori
il sonno ti spostava e ti scomponeva
intorno a me, accanto a me, senza che potessi sfiorarti intera,
tutt'una con il tuo silenzio:
vedendo la tua ombra farsi grande e farsi piccola,
perdersi tra le altre ombre, dentro un altro
mondo che ti lasciava e ti tratteneva.

La vita che ci hanno dato l'abbiamo vissuta.
Compiangi coloro che aspettano con tanta pazienza
perduti tra i cupi allori sotto i platani pesanti
e tutti coloro che in solitudine parlano alle cisterne e ai pozzi
e annegano dentro i cerchi della loro voce.

Compiangi il compagno che condivise le nostre privazioni e il sudore
che sprofondò nel sole come un corvo al di là dei marmi,
senza sperare nel dono della nostra ricompensa.

Dona a noi, fuori dal sonno, la bonaccia.

Mythistorima, XV - 1934

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