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stixoi.info: Giamaica (L. Papadopoulos)
 
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Giamaica (L. Papadopoulos) - 2354 Αναγνώσεις         
    

Στίχοι: Λευτέρης Παπαδόπουλος
Μουσική: Μάνος Λοΐζος
Πρώτη εκτέλεση: Δημήτρης Παπαμιχαήλ

Άλλες ερμηνείες:
Γιάννης Καλατζής
Χαρούλα Αλεξίου & Δήμητρα Γαλάνη
Χαρούλα Αλεξίου

Κάθε πρωί ποu κίvαγα vα πάω στη δουλειά
φεύγανε σαv πουλιά τα ψαροκάικα
κάθε πρωί σκαρώvαμε μαζί με το Μηvά
ταξίδια μακριvά ως τη Τζαμάικα

Κι αρμεvίζαμε στα πέλαγα αγάπη μοu παλιά
κι ύστερα το βραδάκι μεθυσμεvάκι στα καπηλειά
σ’ έπιvα κοριτσάκι σαv το κρασάκι γοuλιά γοuλιά

Χρόvια στο μεροκάματο κοπίδι και σφυρί
έφτιαξα έvα σκαρί για το χατίρι σοu
σκάλισα στηv πρυμάτσα του γοργόvα θαλασσιά
κι έγιvα μια βραδιά καραβοκύρης σου

Κι αρμεvίζαμε στα πέλαγα αγάπη μοu παλιά
κι ύστερα το βραδάκι μεθυσμεvάκι στα καπηλειά
σ’ έπιvα κοριτσάκι σαv το κρασάκι γοuλιά γοuλιά


Lyrics: Lefteris Papadopoulos
Musica: Manos Loizos
Prima esecuzione: Dimitris Papamihail

Altri spettacoli:
Yiannis Kalatzis
Haroula Alexiou & Dimitra Yalani
Haroula Alexiou

Tutte le mattine quando mi avviavo a lavorare
partivano come uccelli i caicchi da pesca
tutte le mattine, insieme a Minàs, progettavo
viaggi lontani fino alla Giamaica

E facevamo vela in alto mare la mia eterna passione
e poi la sera un po' brillo nelle bettole
come un vinello ragazzina ti bevevo sorso a sorso

Anni sotto padrone scalpello e martello
ho costruito uno scafo per ingraziarti
ho inciso sulla poppa una sirena marina
ed ecco che una sera divenni il tuo armatore

E facevamo vela in alto mare la mia eterna passione
e poi la sera un po' brillo nelle bettole
come un vinello ragazzina ti bevevo sorso a sorso

 Musica di Manos Loizos. "Thalassografìes", 1970
   Gian Piero Testa, Gian Piero Testa © 14-08-2007 @ 01:11
   Gian Piero Testa, Gian Piero Testa
26-08-2010 14:29
Carissima feishtica (mi dirai un giorno, se vuoi, che significhi il tuo nome "d'arte"), mi permetto la confidenza di chiamarti "carissima" per due ragioni: la prima è che scrivi meravigliosamente la mia lingua; la seconda è che ami, come me, la musica e la poesia dei Greci. Ti riassumo in breve il percorso che mi ha portato a dedicare parecchio del mio tempo - quello di cui dispongo in questi anni, da quando non vado più a lavorare - a questo per me bellissimo "passatempo". Secoli fa ho studiato, al Liceo, il greco antico, che poi tradii per studi letterari più moderni. Però negli anni Settanta cominciai a trascorrere le me vacanze in Grecia e ci ritornai per più di vent'anni. Mi feci degli amici, mi riprese il piacere del greco e insieme la curiosità per la loro musica. Avevo e ho un amico fanatico di Mikis Theodorakis, che però non conosceva la lingua e desiderava moltissimo conoscere anche i testi. Un po' per compiacerlo e un po' per esercitarmi, mi misi a tradurre qualche canzone: e mi si aprì un grande mondo, praticamente sconosciuto ai miei connazionali - che della Grecia e dei Greci non capiscono un'acca e per lo più si fermano alla superficie più turistica e vacanziera. Un giorno scoprii questo sito: e da allora mi dedico con un certo impegno alla traduzione di quei poeti - e sono molti in Grecia - che hanno incontrato i musicisti. A latere studio un po' la loro letteratura, acquisisco sempre la musica i cui testi vado traducendo, e tutto ciò rende in qualche modo piena la mia età, che non è più molto verde. Ecco tutto. Però, se vuoi - come a me piacerebbe - continuare a scambiarci le nostre esperienze "greche", scrivimi al mio indirizzo elettronico (gianpiero.testa@fastwebnet.it). Sto scrivendo un piccolo saggio su Kavvadias (lo conosci ?), che ho finito da poco di tradurre per intero: ti potrei mandare quanto ho prodotto. E' un poeta straordinariamente interessante, per quanto ho potuto giudicare.
A presto.
   feishtica
16-08-2010 02:39
Infatti anche io sono rimasta molto preplessa dalla incisione sulla "primaza" e percio ho controllato le traduzioni della canzone qui. In fin dei conti ho scritto anche io "prua" nella mia traduzione in bulgaro peche mi sembrava logico.
Ma scusa, posso farti una domanda? Come mai conosci Manos Loizos, Lefteris Papadopoulos, insomma come e' nato il tuo amore per la musica e la lingua greca?
Per me e' una cosa naturale perche' sono bulgara, cioe sono nata sui Balkani, con i greci abbiamo delle tradizioni, melodie, ritmi molto affini e in Bulgaria si ascolta tantissima musica greca. Quindi ad un certo punto mi e' venuta una grandissima voglia di capire i testi e mi sono messa a studlare la lingua.
E tu invece che sei italiano (giudicando dal nome) e che provieni da una tradizione musicale cosi' ricca e cosi' diversa da quella greca come ci sei arrivato alla musica greca?
   Gian Piero Testa, Gian Piero Testa
17-06-2010 08:31
Grazie del complimento...immeritato, perché ho scoperto di avere fatto un errore e forse due. Un errore, indubitabile, è che ho messo a prua la poppa. Il secondo, possibile, è che "primatsa" non coinciderebbe con "primi" (o "primni"), cioè "poppa": ma sarebbe la gomena con cui da poppa si ormeggia l'imbarcazione. Ho corretto attenendomi ai significati letterali, ma non ne sono convinto, perché incidere una gomena non mi sembra una cosa molto sensata, per uno che va in mare. In ogni caso, non c'è canzone più greca di questa, grazie a due personaggi davvero grandi : il compiantissimo Manos Loizos e il bravissimo Lefteris Papadopulos.
   feishtica
14-06-2010 08:59
Bravo! Stupenda traduzione! M'hai aiutata tantissimo a capire il testo!

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